Colpito al volto da uno o più pugni e caduto su un palo di ferro sporgente dalla pavimentazione stradale, Clément aveva perso conoscenza e le sue condizioni erano apparse subito gravi ai medici dell’ospedale Pitié-Salpêtrière. Coma irreversibile era stata la drammatica diagnosi. Sarebbe morto l’indomani, il 6 giugno.
Venerdì 7 giugno è stata eseguita la sua autopsia per rilevare quale colpo si sia rivelato per lui mortale, e se in un primo tempo appariva assai probabile che la sua morte fosse dovuta alla caduta, ora, riporta «Le Monde», il procuratore di parigi François Molins è sicuro del contrario: ovvero che siano stati i pugni ricevuti in pieno volto (e non un pugno solo come apparve in un primo momento) a provocare la morte di Clément. “Il decesso non è dovuto a un ematoma causato dalla caduta, ma dai traumi cranio-facciali dovuti ai colpi inferti alla vittima” ha precisato a «Le Monde» il procuratore.
Intanto, per il principale imputato, Esteban B., appartenente come gli altri tre fermati alla JNR (Jeunesses nationalistes revolutionnaires), interrogato a lungo sabato, si profila l’addebito dell’omicidio volontario.
È all’esame la possibilità, non ancora del tutto certa, che nell’aggressione sia stato usato un tirpugni di metallo, per colpire Clément.
Massimo Bonato 10.06.13
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