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lunedì 30 dicembre 2013

Tempo di bilanci, la Banca del Tempo di Gravere

La BDT. Una attività associativa solidale e gratuita che rimette al centro dell’attenzione l’uomo, i suoi saperi, le sue peculiarità, la sua capacità di aiutare il prossimo in modo disinteressato e di migliorarsi apprendendo nuove attività.


Nata nel luglio 2012  da una proposta accolta dal Comitato di partecipazione popolare graverese, la Banca del Tempo ha ormai un anno e mezzo di vita. Creata con l’obiettivo di favorire lo scambio reciproco, libero, di saperi e di servizi tra persone, la BTD ha presto valicato i confini comunali aprendosi ad altre realtà. Abbiamo incontrato uno dei responsabili, Lorenzo Chirico, per farci spiegare qualcosa della BTG, per farcela raccontare, tirando le somme a fine anno.

Cos’è e come funziona  la Banca del tempo?

La BDT è una attività associativa solidale e gratuita che rimette al centro dell’attenzione l’uomo, i suoi saperi, le sue peculiarità, la sua capacità di aiutare il prossimo in modo disinteressato e di  migliorarsi apprendendo nuove attività. Il valore unitario di riferimento che regola gli scambi non sono i soldi ma il tempo, cioè le ore prestate dagli associati.

Per chiarirne il funzionamento un esempio pratico: Lorenzo ha bisogno di trasportare dei mobili e contatta Giorgio che mette a disposizione il suo camioncino e la sua guida, il trasporto dura 2 ore. Lorenzo che è capace a cucinare, fare l’orto e usare il computer,  per  sdebitarsi di quanto usufruito dedicherà  2 ore a un altro associato che cerca i servizi da lui prestati.

Un concetto che permette di realizzare scambi non unilaterali e di relazionarsi tra più iscritti. Partiamo dal presupposto che ognuno di noi è portatore sano di sapere. Anche coloro che pensano frettolosamente di non esserlo si rendono facilmente conto del fatto che possiedono capacità che possono essere messe a disposizione degli altri. In Italia sono attive molte banche del tempo, in Valle da quello che ci risulta, siamo operativi solo noi ma sarebbe importante se si creassero analoghe realtà in altri comuni per creare una rete di BDT valsusine. Alcune persone legate a paesi vicini al nostro dopo aver seguito il nostro percorso si stanno muovendo in questo senso, speriamo in bene.

Come è nata la Banca del tempo di Gravere?

La Banca del Tempo di Gravere è nata nell’estate 2012 in seguito a un processo di condivisione popolare promosso dal locale comitato cittadino a cui appartengo. L’associazione ha raccolto una serie di proposte ricevute da residenti e villeggianti e le ha inoltrate per le opportune valutazioni al Comune, una di queste proposte riguardava la costituzione di una banca del tempo locale. Considerando  che l’organismo naturale per la realizzazione di una banca del tempo, l’amministrazione comunale, è poco sensibile a queste iniziative partecipative abbiamo pensato che sarebbe stata necessario realizzarla autonomamente, ancor più considerate due problematiche già conosciute che si sono  maggiormente evidenziate in questi anni di attività associativa. La frammentazione del territorio comunale in varie frazioni che non agevola la socializzazione e la tendenza  locale a non creare comunità e ad essere refrattaria ai cambiamenti. La Banca del Tempo ci è sembrata da subito una buona soluzione per migliorare queste criticità. Il percorso è iniziato coinvolgendo la popolazione con delle assemblee pubbliche per delineare la costituzione e le finalità della BDT di Gravere.

Cosa avete fatto in questo periodo di attività con la BDT?         

A oggi gli associati della BDT di Gravere sono circa una trentina e mettono a disposizione circa 80 attività, tra le più disparate. Si va dalle lezioni di apicoltura alla cura dell’orto, dall’insegnamento di lingue straniere ai  piccoli lavori per la casa, dalla custodia di animali a lavori di sartoria. Dopo un primo periodo di staticità negli scambi ci siamo ripresi e nel 2013 sono state scambiate 40 ore di servizi, un buon inizio. Si sono create nuove conoscenze e amicizie, anche con abitanti di altri comuni, abbiamo infatti anche iscritti di Susa, Bussoleno, Meana, Bruzolo ed Exilles in quanto il progetto è piaciuto molto anche nelle zone  circostanti.

In questi periodi di crisi assume ancora più importanza sociale l’attività della BDT e capiamo di essere sulla giusta strada vedendo gli associati che si aiutano reciprocamente e gratuitamente nel puro spirito di solidarietà dell’associazione. Ad agosto abbiamo realizzato un mercatino del baratto che è andato oltre le aspettative e che probabilmente ripeteremo, magari rendendolo itinerante anche nei comuni limitrofi. Stiamo anche valutando di realizzare con il monte ore a debito accumulato nel 2013 una giornata di recupero ambientale, durante la quale gli associati che hanno usufruito di più servizi  rispetto ad altri potranno sdebitarsi rendendo il territorio più pulito.

Le idee sono tante, tocca a noi muoverci per realizzarle.



M.B.  30.12.13

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