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sabato 12 aprile 2014

Per la Casa Bianca il nucleare è verde

Il governo degli Stati Uniti annovera il nucleare fra le green energies, insieme alle fonti rinnovabili. Lo ha dichiarato il segretario all'energia Ernest Moniz in un'intervista alla CNBC l'8 aprile, in margine a un convegno organizzato a New York dalla Bloomberg New Energy Finance.

Per Moniz (nella foto) il punto fondamentale è l'impatto sull'ambiente. Non è importante che una fonte di energia sia rinnovabile o no, quello che conta è che sia "pulita", che cioè non comporti alte emissioni di gas serra: «Per me la questione sono le emissioni di anidride carbonica. Ho visto molta gente cambiare idea sull'energia nucleare a causa del problema dei cambiamenti climatici», ha affermato.

Moniz, fisico nucleare, è stato nominato al vertice del Dipartimento dell'energia il 4 marzo 2013 dal presidente Barack Obama, e da allora ha sempre insistito sulla necessità di puntare sulle fonti di energia a bassissime emissioni. Nel corso dell'intervista, Moniz ha ricordato che il Dipartimento dell'energia ha lanciato e mantiene vivo un programma da 30 miliardi di dollari (più di 20 miliardi di euro) per progetti di energie pulite.

In questo quadro, il nucleare è stato sostenuto con l'emissione di prestiti garantiti in favore delle industrie che investono in nuovi impianti: il governo si è impegnato a farsi carico fino all'80% dei debiti contratti dalle società coinvolte nella costruzione di una centrale, nel caso in cui non fossero in grado di rimborsarli. È una misura voluta per incoraggiare le grandi industrie a investire senza timori in progetti impegnativi come la costruzione di nuove centrali nucleari. I primi prestiti garantiti, per un totale di 8,3 miliardi di dollari (6,3 miliardi di euro), sono stati concessi per la costruzione di due nuovi reattori nella centrale Vogtle (Georgia), portata avanti da un consorzio guidato dalla società Southern.

Entrando nel merito delle tecnologie, Moniz ha anche ribadito il proprio impegno a sostenere i piccoli reattori modulari, considerati «una nuova generazione di reattori promettente».

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