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venerdì 16 maggio 2014

Elezioni in Valle: Bruzolo Domani per ricominciare insieme




di Massimo Bonato

È stata presentata nei giorni scorsi la lista Bruzolo Domani, che si affaccia alle amministrative ormai imminenti, con un’esperienza cresciuta nel corso dell’ultima legislatura. Bruzolo Domani aderisce alla Rete Liste Valsusa, il laboratorio maturato dalla decennale lotta contro la grande opera dell’Alta velocità in Valle e che guarda adesso a nuovi modelli di sviluppo, a salvaguardia della qualità della vita e del territorio.

Capolista e candidato a sindaco è Gabriele Calcagno, nato a Susa il 5 aprile 1971, ferroviere residente a Bruzolo, sposato, con un bimbo di 8 anni.

TGV: Calcagno, quale è stata la motivazione che l’ha spinta a candidarsi?

G.C.: Sono consigliere di minoranza da cinque anni, ma le domande che ci siam posti in tutto questo tempo non hanno avuto risposta. Mi presento per dare una scossa, per la rinascita del paese.

TGV: Quali sono i punti qualificanti del suo programma elettorale?

G.C.: Intanto siamo contro la cementificazione. Questo significa lavorare per salvaguardare l’assetto urbanistico, promuovere il recupero piuttosto che produrre nuove costruzioni. Ma anche mantenere gli insediamenti produttivi con tutto il sostegno politico e gli interventi economici necessari.

L’acqua pubblica poi è un altro tema fondamentale. L’acqua è un bene comune da difendere, per questo ci prefiggiamo una gestione in economia dell’acquedotto comunale, in concomitanza a tutta una serie di interventi secondo noi utili. Per esempio l’incentivazione all’uso dell’acqua piovana per l’irrigazione di orti e giardini, con la costruzione di cisterne a uso privato per le nuove abitazioni, ma anche una maggiore collaborazione con il consorzio irriguo per avere una previsione sulla distribuzione dell’acqua potabile per l’irrigazione, là dove non sia possibile usufruire dell’acqua piovana; poi la creazione di una Casa dell’acqua, un chiosco-fontana che distribuisca acqua naturale gratis e gasata a pagamento, e la cosa renderebbe possibile anche una riduzione dei rifiuti, visto che verrebbero riutilizzati gli stessi contenitori.

Ma poi c’è da salvaguardare il lavoro: pensiamo all’artigianato, alle attività agricole e al recupero della montagna sia riguardo alle piccole realtà legate alla terra sia anche però come risorsa per un turismo sostenibile.

Soprattutto ora, in piena crisi economica, dobbiamo far leva su ciò che abbiamo e valorizzarlo, cercare di mantenere sì i servizi esistenti, ma anche ampliarli andando incontro alle reali esigenze della popolazione. Penso alla palestra per esempio, che attualmente non è sfruttata appieno; ma penso anche alla necessità di creare uno sportello che renda più efficiente la comunicazione con le persone in difficoltà, gli anziani o i disabili, che hanno bisogno di informazioni sul piano socio-assistenziale.

TGV: L’adesione alla Rete Liste Valsusa porta la sua lista al centro del tema Tav, quali azioni sono pensabili per la lista?

G.C.: Siamo contrari alla linea ad Alta velocità, e ci spenderemo in tutte le istituzioni amministrative con tutte le possibili azioni democratiche. Aderire alla Rete significa comunque agire collegialmente, perché il problema è comune a tutta la valle, siamo di fronte a problemi perlopiù sovracomunali. Agire da soli in una battaglia di questa portata significa perdere già in partenza. Come Bruzolo, potremo essere già interessati dall’autoporto, che è opera propedeutica al Tav. La cantierizzazione comporterebbe maggior traffico di mezzi pesanti con tutto quello che questo comporta: polveri, più rischi nella viabilità più inquinamento. Senza contare l’impatto ambientale, visto che l’area interessata è alluvionabile, è a vincolo idrogeologico, e bisogna mettere in conto che proprio lì avranno bisogno di costruire sovrappassi, ponti, svincoli.

TGV: Come vi ponete nei confronti di eventuali compensazioni?

Non han senso. Non se ne parla nemmeno.


M.B. 16.05.14

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